domenica 17 aprile 2011

Motivazioni eterodosse per la scrittura

R1: Oh qual buon vento! Ancora qui?
R2: Ebbene sì...
R1: Si possono sapere i motivi? L'ultima volta aveva lasciato queste pagine nell'intento di fare qualcosa di costruttivo dei suoi "sforzi" letterari...
R2: Ancora qui, sì...dopo piccole illusioni disilluse, ma soprattuto dopo...
R1 : Dopo?
R2: Insomma...dopo l'alienante routine della chat...
R1: Mi vuol dire che per lei scrivere e usare la chat sono la stessa cosa? Svolgono la stessa funzione?
R2 : Non nego che le due cose siano legate strettamente...diciamo che assolvono ad una medesima funzione...catartica, forse terapeutica, forse...apotropaica.
R1 : Apotropaica? Per fugare il malocchio?
R2: No, la noia...il peggiore dei malocchi!
R1: Faccia allora qualcosa per estirpare questa noia!
R2: Non sono convinto che si possa estirpare definitivamente, una volta per tutte.
R1: Posso essere indiscreto?
R2: Lei provi a domandare, io al più, mi riserverò di rispondere o meno.
R1: Perchè ha abbandonato la chat?
R2: In effetti sono fatti miei...
R1: Sta andando sulle difensive?
R2: Un pò...comunque mi sono tolto per constatazione dell'inutilità dello strumento e per nausea...
R1: Ossia non ha trovato nessuno di interessante...
R2: Sì...è così...
R1: Ma che spiegazioni si è dato di questo?
R2: A volte non so neppure io cosa voglio, ma più spesso questo pianeta virtuale è popolato da persone francamente disturbate, scisse, con doppie vite, senza coraggio...
R1: La descrizione che ne fa è desolante...
R2: Infatti lo è.
R1: Quindi pensa che la frequentazione di queste pagine la possa risollevare dal quel vuoto lasciato dalla chat?
R2: No, ma almeno qualcosa farà...E poi, se devo proprio dirla tutta...vorrei essere una persona migliore, cercare una dimensione "normale", fisica e non virtuale. Vorrei assomigliare il più possibile all'idea di me stesso che ho...
R1 : Non pensa sia un'assurdità il legame di dipendenza che si instaura nelle persone che frequentano le chat assiduamente?
R2: Non posso che darle ragione...
R1: Molto idealistica come spiegazione...la sua, mi riferisco all'assomigliare il più possibile all'idea che ha di sè.
R2: Mi auguro che divenga reale...non c'è altro da fare che vivere e sbagliare, per poi correggersi.
Ora la saluto. Ad majora!
R1: A presto! Qualcosa mi dice che ci sentiremo presto...
R2: Chissà...

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